Mix Automation 101: come automatizzare l’elaborazione per un mix migliore

Mix Automation 101: come automatizzare l’elaborazione per un mix migliore

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Tutto può diventare un po’ frustrante quando ti avvicini alla fine di un lungo mix. Proprio per questo l’automazione del mix può aiutare…

Forse la tua EQ, compressione e le sono tutti sintonizzati alla perfezione, ma il mix continua a non funzionare. O forse non c’è movimento ed il bounce risulta un po’ troppo statico.

La soluzione al tuo “mid-mix blues” è l’introduzione dell’interazione musicale tra le tue tracce.

Come mettere in pratica tutto ciò, dopo che sembra che tu abbia fatto già così tanto?

La risposta è l’automazione del mix.

L’automazione ti aiuterà ad indovinare quegli importanti passaggi finali nel mix perfetto. L’automazione è un argomento enorme. Da dove devi iniziare?

In questo articolo imparerai cos’è l’automazione e come usarla per migliorare i tuoi mixes.

Cos’è l’automazione del mix?

“Mix automation” è il processo di registrazione delle regolazioni dei parametri attraverso la timeline di un mix. L’automazione può essere applicata a diversi parametri del mix, ma i più comuni sono guadagno ed effetti.

Mix Automation e le sue applicazioni

Per ottenere il livello di precisione che sei abituato a sentire, la maggior parte dei mixes moderni si basa molto sull’automazione.

L’obiettivo più comune dell’automazione è quello di apportare modifiche al volume di una traccia, ma quasi ogni parametro che ti viene in mente può essere automatizzato.

Nell’era analogica, gli ingegneri avrebbero letteralmente suonato il mix sui faders mentre veniva registrato su nastro in tempo reale. Nel frattempo per rendere il processo più preciso e ripetibile, i progettisti di consoles per mix hanno sviluppato faders motorizzati che potrebbero essere programmati per apportare automaticamente le modifiche.

L’automazione DAW di oggi è un’estensione di quelle idee, ma con molte più possibilità.

In un mix professionale, l’automazione viene spesso utilizzata per completare la compressione. Abbassare il fader di un dB o due in un momento critico è molto più trasparente e musicale di abbassare la soglia del compressore per l’intera traccia solo per catturare un picco errante.

Ecco perché è così comune per gli ingegneri automatizzare scrupolosamente ogni sillaba in una linea vocale pop per ottenere il massimo impatto di ogni parola…e…funziona.

Ecco tutto ciò che devi sapere per iniziare direttamente con la tua automazione del mix.

Le basi dell’automazione di un mix

L’automazione del mix nella tua DAW è lo strumento che rende la tua sessione simile a quella di qualcuno che ha disegnato con MS Paint.

https://blog-dev.landr.com/wp-content/uploads/2018/03/Automation_automatedSlice-845x311.png

Ad esempio: l’automazione ti consente di disegnare:

  • Movimenti drammatici della risonanza e della frequenza di taglio del filtro
  • Il tasso ed il feedback di effetti basati sul tempo
  • La profondità o il mix wet/dry di un effetto di modulazione
  • O qualunque altro parametro tu possa immaginare

Automation View: visualizzare le tue modifiche

In aggiunta alla forma d’onda di base e alle viste MIDI nella tua DAW, c’è anche una visualizzazione sovrapposta per traccia per i dati di automazione.

Gli esempi in questo articolo mostrano le visualizzazioni Ableton, ma il concetto è simile nella maggior parte delle DAW.

Attivando la “automation view” della traccia, non modifichi più l’audio effettivo. Per contro, stai apportando modifiche all’automazione della traccia.

Nell’era analogica, gli ingegneri avrebbero letteralmente suonato il mix sui faders mentre veniva registrato su nastro in tempo reale.

L’overlay di automazione mostrerà l’automazione per il parametro selezionato. Il normale parametro di default è il volume del fader della tua traccia.

Se non hai inserito alcuna automazione, vedrai una linea retta al livello del fader nel mixer.

Mentre assegni ed automatizzi altri parametri, avrai la possibilità di selezionare sovrapposizioni di automazione aggiuntive per ciascuno.

https://blog-dev.landr.com/wp-content/uploads/2018/03/Automation_beat-repeat.gif

Lo stesso dato di automazione è costituito da “punti di interruzione” collegati da linee che indicano la pendenza della modifica sulla timeline.

Come scrivere l’automazione

Il modo più semplice per iniziare con l’automazione è imitare come veniva originariamente messo in pratica nell’era analogica.

Se disponi di una superficie di controllo con faders per la tua DAW, attiva le modalità write, touch o latch sulle tracce desiderate e apporta regolazioni ai faders in tempo reale durante la riproduzione.

La tua DAW registrerà le modifiche apportate alla timeline dell’automazione.

Se non utilizzi una superficie di controllo, puoi comunque utilizzare questa tecnica trascinando il fader con il mouse, anche se questo può diventare piuttosto frustrante a meno che tu non sia un mago del mouse.

Questo metodo produce un punto di interruzione in ogni istanza di cambiamento. Maggiore è la dinamica delle modifiche all’automazione, maggiore sarà il numero di punti di interruzione nella timeline dell’automazione.

Modalità di automazione

Diversi parametri necessiteranno di alcune modalità di automazione a seconda di dove si inseriscono nel tuo mix.

Ecco una carrellata delle modalità di automazione più comuni:

  • Auto Off: bypassa tutta l’automazione.
  • Auto Read: la modalità standard per la riproduzione dei dati di automazione. Nessuna automazione verrà registrata dal fader, ma la traccia seguirà ciò che è già stato scritto.
  • Auto Touch: le modifiche ai dati di automazione non verranno registrate fino a quando il fader non viene spostato. Quando smetti di spostare il fader, la traccia tornerà a seguire.
  • Auto Latch: simile alla modalità touch, anche se in questo caso quando si interrompe lo spostamento, l’automazione del fader continuerà a registrare nella sua ultima posizione e sovrascrive i dati precedenti.
  • Auto Write: tutte le modifiche alla posizione del fader verranno registrate e i dati di automazione precedenti verranno sovrascritti. Questa modalità è normalmente utilizzata per creare il tuo primo passaggio di automazione. Assicurati di cambiare una delle altre modalità dopo aver scritto in automazione con questa modalità. In caso contrario, ogni volta che si preme play sul trasporto, i dati verranno sovrascritti!

Modifica dei punti di interruzione dell’automazione

L’input live è ottimo per registrare l’automazione durante la riproduzione.

Tuttavia, per regolazioni più precise sulle curve di automazione, è sufficiente fare clic per creare punti di interruzione sulla timeline dell’automazione e trascinarli sui valori corretti per creare la curva di automazione.

Disegnando l’automazione

L’altra opzione è “disegnare” usando lo strumento matita del DAW.

Le diverse modalità dello strumento matita consentono di inserire rapidamente i dati in vari modi:

  • Lo strumento Mano Libera consente di disegnare i dati direttamente sulla traccia. Simile alla registrazione del movimento del fader, la modalità a mano libera produrrà molti “breakpoints” per rappresentare le modifiche che hai disegnato.
  • Lo strumento Linea ti consente di fare clic e trascinare per creare modifiche lineari. Questo può essere più veloce della creazione di punti di interruzione individualmente e del loro spostamento.
  • Le opzioni Quadrato e Triangolo ti consentono di inserire rapidamente schemi ripetuti. In modalità griglia, questo può essere utilizzato per apportare rapidamente modifiche modellate e sincronizzate.
  • Lo strumento Racrea modifiche casuali che possono essere utili per alcune applicazioni.creates random changes that can be useful for some applications.

Inizia automatizzando qualcosa di semplice e facilmente visibile. Aiuta ad essere in grado di vedere i faders che si muovono su e giù per avere un’idea di come la curva di automazione si sta riproducendo nella traccia.

Altre applicazioni di automazione

L’automazione del mix è tutta una questione di sperimentazione. Ecco alcune idee per iniziare. Usale per trovare i tuoi trucchi di automazione.

Regola il gain per adattarlo alle impostazioni del tuo gate

L’uso di un noise gate/expander è un ottimo modo per ridurre il “bleed” del charleston nel microfono superiore del rullante.

Ma durante le sezioni più soft della canzone, il batterista potrebbe suonare un passaggio più tranquillo sul rullante (rimshots, ad esempio) che non sono forti abbastanza da passare attraverso il gate.

Automatizzare la quantità di segnale inviato ad un riverbero è un modo efficace per controllare l’ambiente senza modificare il livello generale del riverbero nel mix.

La soluzione? Automatizza la soglia del gate per tenere conto del passaggio più silenzioso o automatizza il plug-in per bypassarlo del tutto.

Salta il bus. Automatizza piuttosto.

Automatizzare diverse modifiche di guadagno in una traccia mentre sei ancora in grado di apportare modifiche di livello generale successivamente, è un ottimo modo per rimanere flessibile con il tuo mix.

Invece di creare bus aggiuntivi, inserisci il plugin del tuo DAW (Trim in Pro Tools o Gain in Logic) e automatizza il controllo del guadagno invece di usare il fader.

Ciò consente anche di controllare dove si verificano i cambiamenti di gain nella catena di inserimento (insert chain), nel caso sia necessario per qualsiasi motivo.

Automatizza le tue mandate

Un altro posto interessante per considerare l’automazione è la mandata effetti.

Ad esempio: prova ad automatizzare la quantità di segnale inviato ad un riverbero per controllare l’ambiente senza modificare il livello generale del riverbero nel mix.

Se stai usando il delay su una voce solista, l’automazione ti aiuterà a evitare ritardi nella riflessione che distraggono l’ascoltatore durante le frasi in cui sono in conflitto.

È anche vero l’opposto, e cioè che automatizzando drasticamente l’aumento del wet mix sul riverbero o il feedback del tuo delay, può scandire un momento-culmine nella tua traccia.

Vai in automatico con le tue automazioni

Avere il controllo totale delle tue tracce è di fondamentale importanza nell’ultima metà del processo di mixaggio.

Vogliamo tutti un risultato finale perfettamente lucido dove sembra che nulla sia fuori posto.

L’automazione è una tecnica-chiave che gli ingegneri professionisti utilizzano per fare diventare perfetti i loro mixes.

L’automazione intelligente ti consente di aggiungere movimento e musicalità ai tuoi mixes molto dopo che hai finito la registrazione.

Ora che ti sei fatto un’idea, fai un esperimento! Trova il tuo modo preferito per buttarci dentro l’automazione, i tuoi parametri preferiti da modificare e quel tocco finale fondamentale di cui ogni mix ha bisogno.

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Nicola Donà

Cantautore / Musicista / Produttore / Compositore / DJ. Nato e cresciuto in Italia. Risiede a New York. nicolaonda.com

@Nicola Donà

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